Arte, cultura e tradizioni

Lo Zingarelli accoglie il pane Carasau

Dopo secoli di gusto e di bontà sulle tavole dei sardi, il pane carasau è già entrato di diritto nel dizionario più famoso d'Italia, lo Zingarelli, che ne ha accolto il vocabolo come termine di uso comune

Il pane carasau da sempre rappresenta un prodotto tipico della tradizione culinaria sarda, dove ancora oggi si gusta secondo la ricetta che si tramanda di generazione in generazione.

Ma cosa c’entra il pane carasau con lo Zingarelli?

Lo Zingarelli, si sa, è uno dei dizionari italiani più famosi e venduti, costantemente aggiornato su quelle che sono le più moderne terminologie, di un linguaggio che si modernizza verso uno slang più marcato e sentito. Per questo non poteva che essere festeggiato in pompa magna l’ingresso tra le sue pagine della parola "carasau”, riferita proprio al pane regionale della Sardegna.

Dalla tavola sarda alle pagine del dizionario

Il "vocabolo” è stato presentato con la sua definizione ufficiale, quella che l’accompagnerà per il prossimo futuro: "Tipo di pane sardo a forma di disco molto sottile e croccante, adatto a essere conservato a lungo. Provenienza dal sardo "carasare”, cioè tostare, perché dopo la cottura si ripassa nel forno”.

Un traguardo unico nel suo genere, raggiunto da un piatto tipico della Sardegna, ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale come "guttiaiu” e "malloreddus”, i tipici gnocchetti sardi. Ma ciò, a ben vedere, non sorprende più di tanto in quanto le specialità culinarie regionali sono spesso d’uso quotidiano nel momento in cui la loro diffusione si "allarga” all’intero territorio nazionale.

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