Arte, cultura e tradizioni

San Sisinnio, le streghe e Villacidro

Leggenda vuole che il Santo difese da maghi e fattucchiere la città del Campidano, nel Sud-Ovest della Sardegna, che gli diede i natali. Celebrato ancora oggi con una chiesa dedicata ed una festa di 3 giorni ad Agosto

Si narra che Villacidro fosse il paese delle streghe, "is cogas" avevano la coda e la tenevano ben nascosta sotto le ampie gonne, ma queste donne malvagie erano capaci di mille incantesimi e sapevano trasformarsi in serpenti o in mosche. Se oggi questi racconti possono parere fantastici, di certo erano paurosi per i sardi di un tempo, ma per fortuna, proprio a Villacidro nacque San Sisinnio, il più grande nemico delle streghe.

San Sisinnio

Il santo, nato nel 123, morì nel 185, ucciso da emissari dell'imperatore Commodo e fin da subito si sviluppò una viva venerazione per lui. Numerosi i miracoli che compì, tra i quali il salvataggio di due bambini, l'uno morso dalle serpi e l'altro avvolto dalle mosche. La sua tomba venne ritrovata nel XVII secolo nel santuario ipogeo di Cagliari e il suo corpo venne traslato in duomo, ma una reliquia venne inviata alla natia Villacidro, dove sorse una chiesa dedicata a lui.

La chiesa di San Sisinnio

L'edificio seicentesco intitolato a San Sisinnio si trova in un'area verde tra le più affascinanti di tutta l'isola: in un bosco di olivastri secolari. Qui si ritrovano i fedeli nel mese di agosto per una tre giorni di celebrazioni religiose davvero suggestive.

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