Arte, cultura e tradizioni

Villacidro, il paese mozzafiato delle 'streghe'

Una storia che si ripete, un luogo magico dove le tradizioni non mancano di emozionare e stupire ancora oggi. Questo e molto altro è Villacidro, una città tutta da scoprire

E’ il paese della tranquillità, equamente distante da mare e grande città, Cagliari; alle spalle della montagna, il monte Linas. Villacidromantiene una qualità della vita superiore rispetto a tantissime altre, forse anche più nominate. Rimane ancorata alla tradizione non quella retriva ma nell’evoluzione degli stili. 

Insomma, a Villacidro non si mette alle spalle una storia contadina, che non è stata affossata da nuove fabbriche, da nuove influenze. Vino, grano insieme alle operazioni di verticalizzazione dei prodotti della terra sono la base dell’economia cittadina, così particolare, così intensa. Per cosa viene conosciuta Villacidro? Per l’acquavite ed anche per le ciliegie, la cui produzione impegna tantissimi ettari ed alle quali viene dedicata a giugno una sagra che ha grande notorietà. Sembrerebbe che di Villacidro vi sia poco da raccontare, poche le cose da narrare. Invece tutto parte dalla tranquillità del luogo che sta esaltando sempre più gli aspetti naturalistici del paesaggio con, su tutti, la grande cascata di sa Spendula, "una ‘lama’ d’acqua che fende la roccia tra oleandri e lecci, compiendo tre salti consecutivi”. 

V’è sempre un aspetto popolare: Villacidro è il paese delle streghe. E che diamine, proprio le streghe, quelle dei racconti horror, che non hanno fatto mai sconti a nessuno e tantomeno ai bambini. E a Villacidro hanno paura: le forme scaramantiche per tenerle lontane sono le più varie ma in particolar modo ci si appiglia alla preghiera e poi con riti particolari come quello di mettere un treppiede per il fuoco sotto il letto della partoriente. Le "Is cogas”, le streghe, appunto, si trasformavano anche in mosche o mosconi, si posavano sulle persone, iniettavano i loro veleni mortali. 

Per questo motivo a Villacidro tutti rispettano i ragni, che proteggono dalle mosche-demoni. Su tutti spiccava la devozione al santo villacidrese, san Sisinnio, che era il vero protettore: "A testimonianza della sua potenza ricordavano che durante la festa del santo, la prima domenica di agosto, presso la chiesetta erano assenti mosche e mosconi”.

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