Arte, cultura e tradizioni

Villacidro, la Svizzera sarda

A coniare il soprannome fu Edoardo Scarfoglio, amico di Gabriele D'Annunzio, nel 1882: basta visitare la cittadina per capire il perché...

Immersa in una deliziosa cornice tra vette, vallate e frutteti, non sorprende che Villacidro si sia meritata negli anni il soprannome di "Svizzera Sarda". Chi ha in mente le classiche cartoline marittime dalla Sardegna e vuole vedere un volto diverso dell'isola è il benvenuto in quest'angolo "elvetico" del Medio Campidano.

Villacidro conquistatrice di poeti

Amata dagli appassionati del trekking per il suo paesaggio tutto cascatelle e ruscelli, l'area di Villacidro ha colpito l'immaginazione di artisti, poeti e intellettuali che negli anni sono passati di qui, da Gabriele d'Annunzio, che ne celebra in un sonetto la vegetazione e i giochi d'acqua della cascata di Sa Spendula, all'amico Edoardo Scarfoglio, che adopera proprio l'espressione "Svizzera sarda" descrivendo il mondo pastorale che anima Villacidro e dintorni.

A spasso tra mirti, ruscelli e...sagre

Ancora oggi, i viaggiatori che vogliono provare l'incanto e lo stupore dannunziano possono recarsi in questo lembo di Svizzera incuneato nella valle di Castangias, magari in giugno, quando le ciliegie sono al massimo dello splendore e vengono celebrate con una sagra vivace, o a gennaio, quando è il momento della Festa di su Trigu Cottu, ossia del grano cotto servito con la sapa.

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